Con la risposta n. 5-01993, il sottosegretario all’Economia Lucia Albano, rispondendo all’interrogazione parlamentare formulata da alcuni parlamentari del M5S, ha fornito i primi dati relativi al tasso di adesione, al numero di domande, nonché, agli incassi legati alle rate del 2023, della c.d. rottamazione quater. Per approfondire consigliamo il volume: Pace fiscale 2023 -10 strumenti per definire il contenzioso con il fisco, prima, durante o dopo un accertamento
Indice
1. Primi dati relativi alla c.d. rottamazione quater
Dalla risposta fornita dal Sottosegretario all’Economia, emerge che il totale delle domande presentate dai contribuenti al fine di beneficiare degli effetti premiali (sul punto, consigliamo l’articolo Rottamazione cartelle esattoriali: proroga effetti premiali) della definizione agevolata dei ruoli, è di, circa, 3,8 milioni che riguarda circa 3 milioni di contribuenti.
Inoltre, dagli Atti Parlamentari si evince che da un totale di (potenziali) entrate previsto per le rate della definizione agevolata del 2023, pari a 11,9 miliardi di euro, il 55% è stato, effettivamente, incassato dallo Stato (6,5 miliardi di euro), mentre, il tasso di decadenza delle domande è del 45%. Tale percentuale di decadenza risulta, però, essere più bassa rispetto a quella constatata nelle precedenti edizioni della rottamazione: a) pari al 57% per la rottamazione di cui al decreto-legge n. 193 del 2016; b) del 67% la seconda rottamazione di cui al decreto-legge n. 148 del 2017; c) del 70% la terza rottamazione di cui al decreto legge n. 119 del 2018.
Per quanto concerne, invece, gli effetti delle diverse misure di definizione agevolata dei ruoli rappresentate dalle tre edizioni della rottamazione e dal c.d. saldo e stralcio, sul magazzino fiscale dello Stato, emerge che le stesse hanno inciso per un importo di circa 30 miliardi, mentre, i c.d. “stralci automatici” per un importo di circa 82 mld di euro. Per approfondire sulla rottamazione quater consigliamo il volume: Pace fiscale 2023 -10 strumenti per definire il contenzioso con il fisco, prima, durante o dopo un accertamento
Pace fiscale 2023
Con l’avvio delle riforme del sistema fiscale trova nuovamente spazio una misura straordinaria di “tregua” fiscale, una sorta di “condono” con possibilità di chiudere le liti potenziali, attuali o passate, con il pagamento delle imposte (ma non delle sanzioni). L’ambito di operatività delle disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2023 è vasto, e parte dall’ opportunità di definire gli avvisi bonari sino alla riapertura dei termini per la rottamazione, senza trascurare il rafforzamento della conciliazione giudiziale e la possibilità di definire le liti pendenti; particolarmente importante è poi l’innovativo strumento del “ravvedimento speciale”, che si affianca alla sanatoria delle violazioni formali e al saldo e stralcio per i debiti fino a 1.000 euro. Le misure presentate dal legislatore sono naturalmente da valutare all’interno della sfera di ogni singolo soggetto, alla luce della situazione personale e della necessità di considerare tutte le opportunità fornite dalla normativa, tenendo presente peraltro che riguardano tutti i contribuenti, dalla persona fisica alla grande impresa. In questo contesto, il libro si propone di fornire uno strumento di rapida consultazione e una “bussola” per orientare il professionista nell’interpretazione della legislazione e soprattutto della prassi rilevanti in materia. Alessandro AlbanoAvvocato cassazionista, collabora stabilmente con Studio Gnudi. Dottore di ricerca in Diritto tributario europeo, è autore di diversi capitoli in opere collettanee e di numerosi articoli, anche in lingua inglese, pubblicati sulle principali riviste tributarie. Professore a contratto in Diritto tributario e processuale nell’Università degli Studi di Bologna, docente in Master post lauream organizzati da Atenei universitari. È relatore a seminari e convegni organizzati dagli Ordini professionali, oltre che componente di commissioni di studio. È tra l’altro socio IFA- sezione italiana, dell’ANTI, Sezione Emilia-Romagna e della Camera degli Avvocati tributaristi di Bologna.
Alessandro Albano | Maggioli Editore 2023
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2. Proroga scadenza pagamenti
Con l’approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe, avvenuta lo scorso 13 febbraio, in seno alle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, sono stati prorogati i termini dei pagamenti delle rate della rottamazione quater. Nello specifico, i contribuenti che non hanno pagato, nei termini, le rate in scadenza al 31 ottobre e al 30 novembre 2023, possono, ora, conservare i benefici della definizione agevolata, pagando le stesse, entro, il prossimo 15 marzo 2024; anche il termine per il pagamento della terza rata slitta al 15 marzo 2024 (dal 28 febbraio).
Sul tema leggi anche gli articoli “Rottamazione quater: il Ministero conferma la proroga” e “Rottamazione-quater: proroga e scadenza al 30 settembre”
3. Proposte in favore dei contribuenti
Sulla base dei primi dati e numeri relativi all’ultima edizione della definizione agevolata dei ruoli, emerge, con chiarezza, l’appeal che ha la rottamazione nei confronti dei contribuenti e, il maggior gettito fiscale che n’è derivato in favore dello Stato, nell’anno 2023.
Bisogna, quindi, fare alcune riflessioni sulla necessità di introdurre nuove misure agevolate di estinzione dei debiti dei contribuenti, anche alla luce degli ultimi dati rinvenienti dal magazzino fiscale dello Stato. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini, negli scorsi giorni, ha precisato, infatti, che nel magazzino della riscossione, al 31.12.2023, erano presenti 1.206 miliardi di euro; ragion per cui, dal mio punto di vista, sarebbe necessaria una riapertura della rottamazione quater, includendo, anche, i ruoli trasmessi ad ADER sino al 31.12.23, e una nuova edizione del saldo e stralcio (c.d. bis), sia per le persone fisiche (con Isee sino a 30mila euro), e sia per le persone giuridiche, mediante l’applicazione degli indici alfa e liquidità, già previsti per le istanze di rateazione.
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