Sciopero dei giudici tributari contro la riforma tributaria: date e motivazioni

Redazione 05/09/22
Con lettera del 29 agosto, la Presidenza dell’Associazione Magistrati Tributari annuncia uno sciopero indetto a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge sulla riforma della giustizia tributaria.

>>>Leggi la lettera dell’AMT<<<

     Indice

  1. Motivazioni
  2. Date e modalità dello sciopero

1. Motivazioni

L’Associazione, secondo le deliberazioni del congresso nazionale del 2022 e secondo il proprio codice di autoregolamentazione, lamenta l’insufficiente valutazione di alcune delle criticità del disegno di legge sulla riforma della giustizia tributaria, che essa aveva segnalato. In particolare, segnala i seguenti sette punti:

  • Il mancato rafforzamento della indipendenza del giudice tributario dal Ministero dell’economia e finanze
  • La mancata previsione di un indennizzo economico a favore dei giudici tributari che confidando nella durata dell’incarico fino all’età di 75 anni hanno rinunciato alle attività professionali, si sono sottoposti a onerosi trasferimenti di sede e svolgono a tempo pieno tale attività.
  • Il disservizio dell’attività giudiziaria nelle sedi che rimarranno scoperte e disfunzioni in quelle nelle quali si ridurrà sensibilmente il numero dei giudici a causa della diminuzione del numero dei giudici.
  • Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027 sulla base del Ruolo unico pubblicato dal CPGT, cesseranno dalle funzioni 1100 giudici tributari rispetto agli attuali 2490 giudici in servizio. Il previsto ingresso di n.100 magistrati tributari provenienti dalle altre magistrature per dedicarsi a tempo pieno a quella tributaria, e l’ingresso di 100 nuovi magistrati tributari a seguito del primo concorso pubblico che sarà a breve bandito dal CPGT, non consentirà lo svolgimento della funzione giudiziaria nei tempi richiesti dal PNRR.
  • L’eliminazione del c.d. incentivo economico (c.d. compenso premiale) a favore delle Commissioni più virtuose che ogni anno smaltiscono il 10% dell’arretrato dell’anno precedente. Tale previsione, non solo non agevolerà lo smaltimento delle cause pendenti ma si risolverà in una penalizzazione economica per i giudici più virtuosi.
  • La palese disparità di trattamento economico e giuridico tra i componenti del collegio giudicante che svolgeranno le medesime funzioni giudiziarie, a secondo delle rispettive provenienze; disparità tanto più stridente se si considera che, quantomeno in sede di prima applicazione, saranno i giudici attualmente in servizio a doversi occupare del tirocinio e della valutazione dei nuovi magistrati tributari assunti per concorso.
  • Le nuove regole di elezione dei componenti dell’organo di autogoverno favoriscono alcune categorie di giudici alterano il principio della proporzionalità della rappresentanza e della razionalità del sistema elettorale.

>>>Sulla riforma vedi anche: Giustizia e processo tributari: riforma in vigore dal 16 settembre

2. Date e modalità dello sciopero

L’Associazione si asterrà dunque dalla partecipazione alle udienze e dagli adempimenti d’ufficio dal 19 al 23 settembre 2022, garantendo comunque lo svolgimento dei servizi giudiziari urgenti, inclusa la trattazione delle istanze cautelari ex artt. 47 e art 62 bis DPR 546/92.

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