I nuovi dieci settori di specializzazione
Lo schema di decreto prevede dieci settori di specializzazione; un elenco – specifica in proposito il Ministero della Giustizia – elaborato sulla base di un’attenta ricognizione della domanda di servizi legali specializzati. Nel dettaglio, i settori sono i seguenti: diritto civile; diritto penale; diritto amministrativo; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto tributario, diritto fiscale e doganale, diritto internazionale, diritto dell’Unione europea. A questi settori per così dire “tradizionali”, il Ministero ne ha aggiunti altri di crescente importanza, ossia: diritto della concorrenza; diritto dell’informatica e della protezione dei dati personali. Inoltre, per potersi definire specialista nelle aree generali del diritto civile, penale ed amministrativo, occorre aver acquisito la specializzazione in almeno una delle relative sotto-aree.
Nomina della commissione
Si rammenta infine, come anticipato, che con la suindicata sentenza n. 5575/17 il Consiglio di Stato aveva altresì bocciato la disciplina dei colloqui per il conferimento del titolo di specialista (ravvisando una eccessiva discrezionalità da parte del Cnf). Per cui il Ministero ha ora introdotto una nuova procedura di formazione della commissione, composta di tre avvocati iscritti all’elenco speciale dei Cassazionisti e di due professori universitari di ruolo, di comprovata e documentata esperienza nel relativo settore di specializzazione. Il Cnf nominerà un componente avvocato, mentre i restanti saranno nominati con Decreto del Ministero della Giustizia.
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