Sperimentazione del “Tribunale Online”: dal 1°marzo in sette distretti

Lorena Papini 01/03/24
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Oggi, 1° marzo 2024, in sette distretti italiani, precisamente a Catania, Catanzaro, L’Aquila, Marsala, Napoli Nord, Trento e Verona, avrà inizio la sperimentazione del “Tribunale Online”. Questa innovativa iniziativa, ideata dalla Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia, mira a digitalizzare e semplificare alcune procedure giudiziarie cruciali, riducendo l’afflusso di persone presso le Cancellerie e ottimizzandone l’operatività.

Indice

1. In cosa consiste il Tribunale online?


La sperimentazione si propone di introdurre una serie di servizi telematici per la comodità dei cittadini e l’efficientamento della gestione della giustizia. Tra questi, saranno inclusi l’amministrazione di sostegno, la gestione dell’eredità giacente e la nomina del curatore, nonché la richiesta di autorizzazione per atti straordinari a favore dei minori e per il rilascio di passaporti.
Il finanziamento di questa iniziativa proviene dal Programma Operativo Nazionale Pon Governance 2014-2020 – REACT EU e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, seguendo le priorità delineate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo primario del progetto è quello di rendere l’accesso alla giustizia più agevole per i cittadini e l’utenza qualificata, fornendo loro strumenti digitali e servizi informativi di qualità. Ciò consentirà di semplificare i procedimenti giudiziari e di monitorarne l’avanzamento in tempo reale.

2. Come si accederà al servizio?


Il portale del “Tribunale Online” sarà accessibile sia da computer che da smartphone e sarà suddiviso in due sezioni: una pubblica e una riservata. Nella sezione pubblica, accessibile a tutti, saranno disponibili informazioni riguardanti gli iter procedimentali, i tempi e i costi dei servizi offerti, nonché istruzioni per il deposito presso i tribunali e la modulistica necessaria. La sezione riservata consentirà agli utenti, previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS, di accedere ai procedimenti di volontaria giurisdizione e di gestire le pratiche in corso. È importante sottolineare che, qualora il procedimento o il Tribunale di competenza non siano coinvolti nella sperimentazione, sarà comunque possibile ricevere informazioni utili attraverso il portale e essere indirizzati verso l’ufficio giudiziario competente.

3. Cosa si potrà fare nel “Tribunale online”?


Sono interessati dall’attivazione del Tribunale online i procedimenti civili nell’ambito della volontaria giurisdizione senza obbligo di assistenza legale:

  • Amministrazione di sostegno (art.473-bis.58 c.p.c.);
  • Gestione dell’eredità giacente e nomina del curatore (art.782 c.p.c.);
  • Richiesta di autorizzazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione in favore di minori (art. 320 374 c.p.c.);
  • Autorizzazione al rilascio di passaporto o documento valido per l’espatrio per figli minori (art. 3a legge 1185 del 21 novembre 1967).

Per quanto riguarda l’amministrazione di sostegno, è coperto l’intero iter procedurale, dal deposito dell’istanza fino alla chiusura del procedimento. Grazie alla piattaforma digitale, sarà possibile gestire anche le attività successive alla nomina dell’Amministratore designato, rappresentando un significativo progresso per gli Ads e le famiglie coinvolte. Allo stesso modo, il processo digitale copre l’iter procedurale per la gestione dell’eredità giacente e la nomina del curatore, fino all’accoglimento dell’istanza. Gli eventi successivi, tuttavia, saranno gestiti dal curatore nominato al di fuori del “Tribunale Online”.
Inoltre, il portale consentirà di richiedere autorizzazioni per atti straordinari a favore dei minori e per il rilascio di passaporti. Questi procedimenti saranno digitalizzati dall’inizio alla fine, dal deposito dell’istanza fino alla ricezione dell’esito. Gli eventi successivi alla ricezione dell’esito saranno gestiti direttamente dal richiedente al di fuori della piattaforma.

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