In G.U. dell’8 maggio 2023 è pubblicata la Delibera del Consiglio dei Ministri 11 aprile 2023, recante la “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo”.
Volume per l’approfondimento: Immigrazione, asilo e cittadinanza
Indice
1. Delibera 11 aprile
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’11 aprile 2023 ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di migranti in ingresso in Italia attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo. Il provvedimento è stato pubblicato sulla G.U. dell’8 maggio.
2. Maggiori esigenze di soccorso e assistenza
Nel provvedimento viene dato atto che il territorio nazionale, a partire dai primi mesi dell’anno in corso, risulta essere interessato da un eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo, così determinando un eccezionale incremento delle esigenze volte ad assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione interessata. Inoltre, è stato evidenziato che l’esigenza di assistenza ai migranti sul territorio nazionale, a fronte degli eccezionali flussi registratisi e degli ingressi previsti per i prossimi mesi, sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza nazionale gestito dal Viminale, con particolare riferimento all’hotspot di Lampedusa, alle strutture di primissima accoglienza, ai centri di cui agli articoli 9 e 11 del d.lgs. n. 142/2015 e al Sistema di accoglienza e integrazione (SAI).
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3. 6 mesi di stato di emergenza
Più in particolare, in virtù di quanto disposto dall’art. 7, comma 1, lettera c) e dall’art. 24, comma 1, del decreto legislativo n. 1/2018, è stato dichiarato sull’intero territorio nazionale, per 6 mesi decorrenti dalla data di deliberazione (11 aprile), lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo. Viene altresì statuito che, ai fini dell’attuazione degli interventi maggiormente urgenti da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, ex art. 25, comma 2, lettera a), d.lgs. n. 1/2018, si provvede con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse.
4. Fabbisogno
Infatti, è lo stesso provvedimento a statuire che per l’attivazione e l’avvio delle prime misure maggiormente urgenti, nelle more della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento in questione e della quantificazione del relativo fabbisogno finanziario complessivo, si è provveduto nel limite di euro 5.000.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all’art. 44, comma 1, d.lgs. n. 1/2018.
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