tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it
Nonostante la bufera che ha coinvolto il governo, oggi rimane in programma il Consiglio dei Ministri, pur con tutti i componenti dell’Esecutivo sul piede di partenza dai propri dicasteri, dopo la direzione Pd di ieri che ha sfiduciato, di fatto, il Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Una richiesta avanzata un paio di giorni fa dal presidente Anci Piero Fassino: “ci aspettiamo un’emanazione rapidissima del provvedimento, sperando che l’agenda del Parlamento non ostacoli la vita dei comuni”.
Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri l’attesissimo decreto sulla Tasi, la componente della nuova Iuc che andrà a sostituire l’Imu sulla prima casa.
Come da indiscrezioni, trapelate nei giorni scorsi, il decreto consentirà ai comuni di alzare le aliquote fino al 3,3 per mille per la prima casa, ampliando invece l’imponibile fino all’11,4 per mille nell’Imu sulle seconde case.
Il decreto dovrebbe recepire, tra le altre cose, anche la già definita proroga al 30 aprile, visto che, poi, a maggio, molte amministrazioni dovranno essere rinnovate per la scadenza dei cinque anni di legislatura.
In aggiunta, sempre in ottica enti locali, il testo dovrebbe contenere un allentamento del patto di stabilità per i piccoli comuni, così come dovrebbero essere agevolati i mutui accesi proprio dai piccoli comuni, che potranno rinegoziare i prestiti allungando nel tempo le condizioni di indebitamento, ma alleggerendo, al contempo, il peso delle stesse tramite la facoltà di sforamento.
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