Tema magistratura tributaria: come si scrive un tema

Lorena Papini 03/11/23

Al fine di una migliore ed esaustiva analisi delle questioni, è bene chiarire i passaggi fondamentali che devono condurre il candidato alla scrittura dell’elaborato per il Concorso Magistratura Tributaria.
Il contributo è tratto dal volume: Concorso Magistratura Tributaria – Temi svolti di Diritto Tributario
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Indice

1. La traccia del tema e le questioni poste


Punto di partenza per una proficua impostazione dell’elaborato è la corretta comprensione delle questioni giuridiche richieste dalla traccia. Occorre, infatti, perimetrare gli argomenti richiesti dalla traccia e comprendere quali siano gli aspetti a cui si fa riferimento con le locuzioni “premessi brevi cenni” o “premessa un’esposizione” o ancora “tratti il candidato del…” e quali quelli oggetto di un quesito specifico. Il livello di approfondimento di ciascun istituto va calibrato proprio in ragione delle indicazioni contenute nell’enunciato del tema. È evidente che le espressioni “brevi cenni” ed “adeguati cenni” non si equivalgono e comportano un approccio diverso alla questione giuridica di riferimento ed una diversa ampiezza espositiva.
Quasi tutte le tracce proposte in occasione degli ultimi concorsi in magistratura hanno richiesto la trattazione di almeno due distinte questioni giuridiche, ancorché tra loro interconnesse. In questi casi per una corretta impostazione dell’elaborato è necessario individuare già in premessa il nesso intercorrente tra le due problematiche. È cioè importante che l’analisi delle diverse questioni sia effettuata ponendo in evidenza i punti di contatto ed evitando la trattazione autonoma e scollegata di ciascuna di esse.

2. L’organizzazione del tema


Individuata e perimetrata la questione posta dalla traccia, il passaggio successivo è rappresentato dall’organizzazione del percorso logico che si intende seguire nella trattazione delle questioni. Occorre tracciare una sorta di “scaletta” da seguire nella stesura dell’elaborato, appuntando i passaggi chiave in logica progressione.
L’organizzazione è forse la fase più importante del lavoro: la corretta individuazione dei punti fondamentali da affrontare garantisce organicità e coerenza al compito e limita il rischio di soluzioni estemporanee elaborate all’ultimo minuto.

3. Indicazioni per la stesura dell’elaborato (lingua, ortografia, citazioni, lunghezza)


Consigliato sin dalla fase “preliminare” è il ricorso al vocabolario, in specie del tipo contenente lemmi giuridici, che può essere di aiuto anche per dirimere dubbi e superare un momentaneo smarrimento. L’uso di espressioni, brocardi o vocaboli in lingua latina è consigliato nella misura in cui possa rendere effettivamente più concisa, tecnica o puntuale l’esposizione (ad esempio, societas delinquere non potest, traditio, ecc.). Da evitare l’impiego ripetitivo di termini latini al solo fine di far sfoggio di conoscenze. Assolutamente da evitare sono poi i periodi troppo lunghi con un elevato numero di subordinate, che disperdono il nucleo essenziale dell’esposizione in una miriade di rivoli laterali. Va evitata l’esposizione in prima persona preferendo la forma impersonale (ad esempio: “alla luce di quanto esposto è ragionevole ritenere che…”).
Fondamentale è l’utilizzo di una grafia che sia la più chiara e comprensibile possibile.
Dal punto di vista del linguaggio, questo deve essere teso a ridurre le distanze tra chi lo utilizza e chi ne è destinatario. Il linguaggio deve essere chiaro, immediato e, ove possibile, descrittivo. I periodi devono essere concisi, senza perifrasi e possibilmente uniformi nell’estensione. L’utilizzo di subordinate va limitato allo stretto indispensabile.
Un approfondimento meritano le citazioni che il candidato avverta la necessità di inserire nel testo dell’elaborato. Si consiglia di evitare di effettuare richiami ad un singolo autore; ciò anche al fine di evitare riferimenti errati, inopportuni o incompleti. Quanto alle pronunce giurisprudenziali, è preferibile omettere le citazioni degli estremi e ricorrere piuttosto ad espressioni del tipo “la giurisprudenza con riferimento a tale questione ha avuto modo di osservare”, “secondo la giurisprudenza dominante”, “un orientamento minoritario afferma che”.
La lunghezza non costituisce di per sé un elemento positivo di valutazione, potendo essa variare da un minimo di quattro ad un massimo indicativo di otto facciate. Certo è che approfondimenti sovrabbondanti o considerazioni non strettamente attinenti a quanto richiesto dalla traccia non sono in genere particolarmente apprezzati.

4. La revisione e la copiatura del tema


L’organizzazione dell’elaborato è anche organizzazione dei tempi di stesura, correzione e rilettura finale del lavoro svolto. Esaurita la redazione del tema occorre dedicarsi con attenzione alla correzione, operazione questa di estrema rilevanza consistente nella revisione critica di quanto scritto sino a quel momento.
L’ultimo passaggio è rappresentato dalla ricopiatura in bella copia dell’elaborato.

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Concorso Magistratura Tributaria – Temi svolti di Diritto Tributario

Il presente volume vuole offrire al lettore uno strumento indispensabile per scrivere un tema con modalità analoghe a quelle che si dovranno affrontare durante il concorso per la magistratura tributaria.Con un approccio pratico e immediato, l’Opera propone 30 Temi svolti su argomenti e questioni di diritto tributario possibili oggetto della prova scritta, ma anche validi consigli sulla corretta impostazione dell’elaborato, sul percorso logico che si intende seguire nella trattazione delle questioni, sul corretto uso delle citazioni ai riferimenti dottrinali, giurisprudenziali e normativi, nonché sugli errori più comuni da evitare.L’obiettivo è dunque duplice: da un lato offrire uno strumento di esercitazione completa, chiara e sintetica; dall’altro fornire una guida sugli aspetti teorici e sulle questioni pratiche afferenti l’interpretazione e l’applicazione delle regole fondamentali di diritto tributario.Completa il Volume una Sezione online in cui saranno disponibili, fino allo svolgimento della prova, eventuali aggiornamenti e materiali didattici integrativi.Barbara Fasoli BracciniDocente a contratto presso Unitelma “La Sapienza” di Roma di Economia aziendale II (CLEA) e Programmazione e controllo (CLEMI). Dottore commercialista e revisorecontabile. Membro del consiglio di gestione della Fondazione Telos Centro Studi dell’ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, organizza l’attività di formazione per la professione. Coordinatore del gruppo di studi su fusioni ed acquisizioni dell’Associazione internazionale tra studi professionali XLNC.

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Lorena Papini

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