2. Come si accede all’anticipazione?
- Essere in regola con gli esami dei primi quattro anni di corso
- Avere ottenuto crediti nei settori:
- Diritto privato (IUS/01);
- Diritto processuale civile (IUS/15);
- Diritto penale (IUS/17);
- Diritto processuale penale (IUS/16);
- Diritto amministrativo (IUS/10);
- Diritto costituzionale (IUS/08);
- Diritto dell’Unione europea (IUS/14)
- Autocertificazione di possesso dei requisiti già citati e di quelli richiesti all’articolo 17 comma 1, lettere a), d), e), f), g) ed h) della legge, ovvero: essere cittadino italiano o di Stato appartenente all’Unione europea, salvo quanto previsto dal comma 2 per gli stranieri cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea; godere del pieno esercizio dei diritti civili; non trovarsi in una delle condizioni di incompatibilità di cui all’articolo 18; non essere sottoposto ad esecuzione di pene detentive, di misure cautelari o interdittive; non avere riportato condanne per i reati di cui all’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale e per quelli previsti dagli articoli 372, 373, 374, 374 bis, 377, 377 bis, 380e 381 del codice penale; essere di condotta irreprensibile secondo i canoni previsti dal codice deontologico forense.
- Indicazione del nominativo del professionista presso il quale si svolgerà il tirocinio.
- Indicazione del tutor accademico, indicato dal Preside o Direttore delle strutture in cui è attivo il corso di Giurisprudenza, e scelto tra i docenti o tra gli assegnisti di ricerca afferenti alle strutture medesime, nel caso in cui si sia in presenza di Convenzioni specifiche.
- Un progetto formativo comprendente obiettivi e tipologie di attività prevalente, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dell’Ordine, dal professionista presso il quale si svolgerà il tirocinio, dal tutor accademico e dal Preside o Direttore delle strutture in cui è attivo il corso di Giurisprudenza.
3. Svolgimento del tirocinio
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