Il Tribunale di Roma ha accolto le domande di RTI contro la piattaforma digitale “Megavideo”, gestita dalla società Megavideo Ltd, che all’epoca dei fatti di causa aveva sede ad Hong Kong, condannando la stessa al pagamento di Euro 12.100.000,00 per il risarcimento dei danni subiti a causa della abusiva diffusione di contenuti video (per oltre 16.000 minuti) estratti dai programmi di RTI ed Euro 60.000,00 a titolo di spese di lite.
Il Tribunale ha inoltre fissato una penale di Euro 1.000,00 per ogni futura violazione e per ogni giorno di permanenza e disposto la pubblicazione del dispositivo della sentenza per due giorni consecutivi su “IlSole24ore” e il “Corriere della Sera”.
Nel merito, la sentenza conferma integralmente i principi già affermati con la sentenza RTI c. BREAK in riferimento alla responsabilità del provider, alla “conoscenza effettiva” dell’illecito da parte del provider, ed al risarcimento del danno (confermando il criterio del prezzo del consenso valutato per euro/minuto).
Il passaggio ulteriore rispetto alla sentenza “Break” è che il giudice ha espressamente riconosciuto ad RTI il diritto al risarcimento del danno morale, integrando i comportamenti contestati le specifiche ipotesi di reato di cui all’art. 171 ter (I e II comma) Lda quantificato nella misura del 10% sul danno patrimoniale.
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