Tutela dei lavoratori nella società post pandemica -il convegno

Al quesito della tutela dei lavoratori nell’epoca post-Covid19 hanno cercato di rispondere il Garante privacy e l’Ispettorato nazionale del lavoro, in un convegno che si è tenuto il 5 ottobre a Roma, seguito anche in diretta streaming.

     Indice

  1. Le tematiche
  2. Il convegno del 5 ottobre
  3. Il protocollo tra Garante privacy e Ispettorato nazionale del lavoro

1. Le tematiche

Plurimi interrogativi prodromici sono stati formulati per poter rispondere al quesito principale vertente sulla tutela dei prestatori di lavori nell’era post Covid-19:

  • Quali sono le regole e le garanzie da applicare ai lavoratori del mondo digitale?
  • Come sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale senza ledere i diritti fondamentali?
  • Come assicurare la salute nei luoghi di lavoro e rispettare la vita privata dei dipendenti, anche oltre l’emergenza Covid?
  • Qual è l’impatto dei nuovi strumenti tecnologici sul controllo a distanza dei lavoratori?

2. Il convegno del 5 ottobre

Quelli sopraelencati, infatti, sono stati solo alcuni dei temi profonditi nel convegno tenutosi presso l’Aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma Tre, in via Ostiense 159, Roma. La giornata di studi, dove hanno partecipato anche il Presidente del Garante privacy Pasquale Stanzione e il Direttore Generale dell’INL Bruno Giordano, è stata organizzata nell’ambito del protocollo d’intesa, sottoscritto nel 2021 dalle due Autorità, proprio per agevolare il confronto su questioni specifiche e collaborare anche ad attività di formazione e alla diffusione di buone pratiche nel settore pubblico e privato. L’iniziativa è stata intesa come preludio per avviare un dialogo permanente tra le due istituzioni, al fine di accorciare i margini di incertezza nell’applicazione della disciplina normativa in un contesto regolatorio in continua evoluzione. Nel corso dell’incontro, che è stato specificamente rivolto a:

  • esperti del settore, Pa,
  • dirigenti d’azienda,
  • Dpo,

ma aperto anche a tutte le persone interessate, sono stati forniti spunti e indicazioni operative sulle sfide connesse:

  • all’innovazione digitale,
  • alla trasformazione dell’organizzazione del lavoro per la produzione e l’erogazione di beni e servizi,

ad esempio attraverso:

  • la Dad (didattica a distanza),
  • il lavoro agile (smart-working),
  • le piattaforme di food delivery.

3. Il protocollo tra Garante privacy e Ispettorato nazionale del lavoro

Il 22 aprile 2021 il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, e il Capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per l’avvio di una reciproca collaborazione istituzionale. Entrambe le Istituzioni, tramite il documento, sono state chiamate ad affrontare le sfide connesse all’accelerazione dei processi di digitalizzazione:

    • dei sistemi di gestione dell’organizzazione del lavoro,
    • della produzione,
  • dell’erogazione dei servizi.

E ciò, in particolare, con riferimento:

  • ai modelli di prestazione “a distanza” dell’attività lavorativa (dad, smartworking),
  • all’adozione di strumenti tecnologici per contenere il rischio di contagio, in ambito lavorativo pubblico e privato (app da installare su dispositivi mobili indossabili o su smartphone).

Il Garante e l’Ispettorato si erano impegnati a realizzare processi di stabile connessione tra le due istituzioni per:

  • assumere orientamenti condivisi su questioni specifiche,
  • fornire reciproca collaborazione e attività consultiva,

con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici connessi allo svolgimento del rapporto di lavoro. Il protocollo ha la durata di due anni, e ha impegnato i due organismi anche:

  • a organizzare incontri periodici su materie di interesse comune,
  • a promuovere campagne di informazione e attività formative.

Avv. Biarella Laura

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