Videoriprese di privati: quando sono prove secondo l’art.189 c.p.p.?

Scarica PDF Stampa Allegati

Quando le videoriprese, effettuate da privati, costituiscono prove atipiche ai sensi dell’art. 189 c.p.p.
(Riferimento normativo: Cod. proc. pen., art. 189)
Per l’approfondimento si consiglia il volume: Formulario Annotato del Processo Penale dopo la Riforma Cartabia

Corte di Cassazione -sez. V pen.- sentenza n. 29589 del 24-05-2023

sentenza-da-commentare-art.-5-1.pdf 29 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. La questione


Il Tribunale di Enna, quale giudice dell’appello, aveva parzialmente riformato una decisione emessa dal giudice di prime cure che, a sua volta, aveva dichiarato l’imputato colpevole di lesioni personali volontarie, condannandolo alla pena di giustizia, nonché al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile, da liquidarsi separatamente, riconoscendo al contempo le circostanze attenuanti generiche, conseguentemente rideterminando il trattamento sanzionatorio, con il beneficio della non menzione, confermando nel resto le statuizioni di primo grado.
Ciò posto, avverso il provvedimento emesso dal giudice di seconde cure proponeva ricorso per Cassazione la difesa dell’accusato che, tra i motivi ivi addotti, deduceva violazione degli artt. 192 e 195 c.p.p. e correlati vizi della motivazione.


Potrebbero interessarti anche:

2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte riteneva il motivo summenzionato infondato.
In particolare, gli Ermellini addivenivano a siffatta conclusione ritenendo come la Corte territoriale avesse ben illustrato le ragioni della ritenuta attendibilità della narrazione della persona offesa, peraltro, supportata dalle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, visionate anche in dibattimento nel contraddittorio delle parti (Sez. 1, n. 43917 del 12/07/2017), oltre che dalla certificazione in atti, nonché correttamente ritenuto che le videoriprese acquisite, in quanto eseguite da privati a opera di telecamere installate esternamente sulla loro proprietà, e riferibili a comportamenti non aventi contenuto comunicativo, costituiscono prove atipiche ai sensi dell’art. 189 c.p.p. (Sez. 5, n. 11419 del 17/11/2015, conf. Sez. 6, n. 52595 del 04/11/2016).

3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito quando le videoriprese, effettuate da privati, costituiscono prove atipiche ai sensi dell’art. 189 c.p.p. (il quale, come è noto, prevede, al primo periodo, che, quando “è richiesta una prova non disciplinata dalla legge, il giudice può assumerla se essa risulta idonea ad assicurare l’accertamento dei fatti e non pregiudica la libertà morale della persona”).
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso orientamento nomofilattico, che le videoriprese acquisite, in quanto eseguite da privati a opera di telecamere installate esternamente sulla loro proprietà, e riferibili a comportamenti non aventi contenuto comunicativo, costituiscono prove atipiche ai sensi dell’art. 189 c.p.p..
È dunque sconsigliabile, perlomeno alla stregua di tale orientamento ermeneutico, sostenere l’inammissibilità di una prova di questo genere.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, proprio perché contribuisce a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere che positivo.

Volume consigliato


La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali

FORMATO CARTACEO

Formulario Annotato del Processo Penale

Il presente formulario, aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (cd. correttivo Cartabia), rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento e corredati dalle più significative pronunce della Corte di Cassazione, oltre che dai più opportuni suggerimenti per una loro migliore redazione.La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali: Giurisdizione e competenza – Giudice – Pubblico ministero – Parte civile – Responsabile civile – Civilmente obbligato – Persona offesa – Enti e associazioni – Difensore – Gli atti – Le notificazioni – Le prove – Misure cautelari personali – Riparazione per ingiusta detenzione – Misure cautelari reali – Arresto in flagranza e fermo – Indagini difensive e investigazioni difensive – Incidente probatorio – Chiusura delle indagini – Udienza preliminare – Procedimenti speciali – Giudizio – Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica – Appello – Ricorso per cassazione – Revisione – Riparazione per errore giudiziario – Esecuzione – Rapporti giurisdizionali con le autorità straniere.Specifiche sezioni, infine, sono state dedicate al Patrocinio a spese dello stato, alle Misure cautelari nei confronti degli enti (D.Lgs. n. 231 del 2001) ed al Processo penale davanti al Giudice di pace (D.Lgs. n. 274 del 2000).L’opera è corredata da un’utilissima appendice, contenente schemi riepilogativi e riferimenti normativi in grado di rendere maggiormente agevole l’attività del legale.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.

Valerio De Gioia, Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento