Il CDCEC il 20 luglio ha diffuso un documento di ricerca titolato “la quantificazione del risarcimento del danno per la violazione, da parte dell’internet server provider, della disciplina sul diritto d’autore online”. Nello studio viene rappresentato il quadro normativo e giurisprudenziale della materia, per l’approfondimento del quale consigliamo il volume: “Il nuovo diritto d’autore -La tutela della proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale”
Indice
1. Il diritto della proprietà industriale calato nel web
L’oggetto dello studio si è inserito in un quadro di notevole interesse per i professionisti del diritto industriale, il quale discende dagli effetti dell’incontro tra istituti classici come quelli dei diritti di proprietà industriale, con un mondo più moderno come quello delle piattaforme web e della possibilità di impiegare queste ultime per scopi commerciali o di intrattenimento. Tale incontro, secondo la prefazione allo studio, ha sollecitato la giurisprudenza nel comprendere in che modo tutelare soggetti che hanno ricevuto una lesione del proprio diritto d’autore attraverso il caricamento, sulle piattaforme online dei cd. Internet Service Provider (ISP), di materiali di loro proprietà da parte di soggetti terzi, spesso di difficile o impossibile individuazione. Tale tematica è stata analizzata dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti, per aggiornare gli iscritti all’albo su tematiche generatrici di numerose opportunità di interesse professionale, grazie alla novità e capacità trasformativa del tema nel tempo. In particolare, un elemento catalizzante delle trasformazioni sociali degli ultimi tempi è stato l’avvento di Internet e delle risorse da esso sviluppatesi, come i social network, i siti di e-commerce e in generale le piattaforme di condivisione di contenuti e di prodotti fisici o multimediali ospitate sulla rete. Proprio alle ultime evoluzioni del diritto d’autore abbiamo dedicato il volume: “Il nuovo diritto d’autore -La tutela della proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale”
Il nuovo diritto d’autore
Questa nuova edizione dell’Opera è aggiornata all’attuale dibattito dedicato all’intelligenza artificiale, dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2020 alla proposta di Regolamento europeo – AI Act.Il testo si configura come lo strumento più completo per la risoluzione delle problematiche riguardanti il diritto d’autore e i diritti connessi.Alla luce della più recente giurisprudenza nazionale ed europea, la Guida dedica ampio spazio alle tematiche legate alla protezione della proprietà intellettuale, agli sviluppi interpretativi in tema di nuove tecnologie e alle sentenze della Suprema Corte relative ai programmi per elaboratore, alle opere digitali e al disegno industriale.Il testo fornisce al Professionista gli strumenti processuali per impostare un’efficace strategia in sede di giudizio, riportando gli orientamenti giurisprudenziali espressi dalla Cassazione civile nel corso del 2023.Completano il volume un Formulario online editabile e stampabile, sia per i contratti che per il contenzioso, un’ampia Raccolta normativa e un Massimario di giurisprudenza di merito, legittimità e UE, suddiviso per argomento.Nell’area online sono messi a disposizione del lettore gli ulteriori sviluppi relativi al percorso di approvazione del Regolamento AI Act e la videoregistrazione del webinar tenutosi il 23 febbraio 2024, a cura di Andrea Sirotti Gaudenzi, “Il diritto d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale”, in cui l’Autore parla delle sfide legali emerse con l’avvento dell’AI anche mediante l’analisi di casi studio significativi.Andrea Sirotti GaudenziAvvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso Atenei e centri di formazione. È responsabile scientifico di vari enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma e ADISI di Lugano. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Manuale pratico dei marchi e brevetti”, “Trattato pratico del risarcimento del danno”, “Codice della proprietà industriale”. Magistrato sportivo, attualmente è presidente della Corte d’appello federale della Federazione Ginnastica d’Italia. I suoi articoli vengono pubblicati da diverse testate e collabora stabilmente con “Guida al Diritto” del Sole 24 Ore.
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2. Le questioni di responsabilità
Ciò ha creato la diffusione di un interessante filone di studi circa la responsabilità aquiliana associata ai soggetti che operano sul web, caricando contenuti o fornendo piattaforme, blog e applicazioni su cui tali contenuti possono essere supportati e condivisi. Un orientamento giurisprudenziale particolarmente innovativo in materia è stato avviato, prima nelle corti di Common law e la Corte di Giustizia Europea, per poi approdare nella giurisdizione italiana, in materia di responsabilità degli Internet Service Provider (ISP) per i contenuti caricati sulle piattaforme da loro messe a disposizione di utenti e creator terzi, con un focus in particolare sulla violazione della disciplina UE e nazionale concernente la tutela del diritto d’autore su brani musicali, clip di programmi televisivi e la rivendita su siti di e-commerce di prodotti di seconda mano. L’ISP è il soggetto esercitante l’attività imprenditoriale di fornitura di servizi su Internet.
3. Le diverse teorie di quantificazione del risarcimento
Lo studio si sofferma sui metodi individuati per la quantificazione del danno risarcibile, citando numerosi indirizzi giurisprudenziali sia europei che nazionali, quindi facendo leva sulla disciplina e sulle recenti novità della legislazione unionale.
4. L’evoluzione della disciplina
Gli documento conclude dando atto che negli ultimi lustri sono stati fatti passi fondamentali per quanto concerne la ridefinizione di istituti come quello della responsabilità aquiliana rispetto alle necessità degli utenti che navigano sulle piattaforme web. Le Direttive E-commerce, Enforcement, Copyright hanno creato una base nel definire non solo le caratteristiche che deve avere un soggetto per incorrere nei regimi di responsabilità civile e penale, ma hanno anche delineato nel dettaglio i singoli comportamenti che essi devono porre in essere per prevenire determinati illeciti. Dal recepimento nell’ordinamento italiano e in particolare della normativa comunitaria, nel tempo si è creata una innovativa disciplina della quantificazione del risarcimento del danno correlato alla responsabilità degli ISP per la violazione della disciplina tutelante il diritto d’autore online. Viene argomentato che si è passati da una concezione monofunzionale a una polifunzionale del risarcimento del danno, per garantire un congruo ristoro adattabile alle differenti necessità dei soggetti potenzialmente lesi. Quella della responsabilità dell’ISP per la violazione del diritto d’autore attraverso l’illegittimo caricamento di contenuti coperti da copyright sulle proprie piattaforme è tematica innovativa ed espressiva di un dibattito di interesse internazionale, incentrato sull’adeguamento degli istituti di diritto definiti classici, per cogliere a pieno le necessità di tutela dei soggetti che operano al suo interno.
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